
Solo alle bambole è concesso di vivere in uno spazio e in un tempo diverso dal nostro, non privo di regole e consuetudini, certo, ma comunque diverso...
Il loro tempo è scandito dai nostri desideri, dalla nostra fantasia, ed è per questo che spiare dalle finestre della loro casa ci rende così curiosi ed eccitati.
Per vedere un bambino felice di fronte ai nuovi giocattoli, non dobbiamo aspettare necessariamente la mattina del 25 dicembre...
Naturalmente questo bambino ci appare un pochino diverso dai bambini moderni: pur avendo solo quattro anni, Edward è già perfettamente educato alle buone e noiose maniere del suo tempo, perciò eccolo qui, vestito alla marinara, come si conviene, seduto in mezzo ai balocchi sul pavimento del salotto.
Sulla sua faccina seria è difficile leggere tutta la felicità per essere stato ammesso in una stanza normalmente preclusa ai suoi giochi, ma oggi è Natale, e per quanto rigide, le consuetudini trovano qualche eccezzione!
Fuori campo, da qualche parte alle sue spalle, la voce pacata ma ferma di Miss Brum la bambinaia, gli ricorda che non deve in alcun modo dare fastidio, mentre si trova in presenza dei genitori che lo osservano con affettuoso riserbo.
Nemmeno a loro è dato di manifestare troppo apertamente i teneri sentimenti che questa scena suscita nei loro cuori, nell'errata convinzione che i bambini abbiano bisogno più di rigore e disciplina che di dolci effusioni.
Tuttavia, quanto orgoglio nel vedere quanto è bello è ben educato!
Mrs. R. adora vederlo vestito come il
Piccolo Lord Fauntleroy che, dal 1886, è diventato il modello di bambino perfetto per tante mamme di epoca Vittoriana: sicuramente oggi disapproveremmo su tutta la linea gli stivaletti in pelle, la gonna, la giacca attillata e il grande colletto in pizzo, ma allora le norme pedagogiche erano assai diverse e la praticità era senza dubbio sottomessa al gusto per l'eleganza formale e codificata, anche quando si trattava di abbigliamento infantile...

Edward siede dunque, composto e silenzioso, tra i nuovi giocattoli e quanto rimpianto proviamo noi oggi, nell'ammirare queste poetiche testimonianze di un mondo infantile ormai scomparso: l'agnellino da tirare, la trombetta, i cubi con l'alfabeto...
Ma queste non sono certo le uniche sorprese della giornata per il piccolo Edward.
In salotto fanno bella mostra di sè anche dei dolci e chissà che, in barba alle rigide abitudini alimentari, non gli tocchi di assaggiarne qualcuno...
Ora dobbiamo di nuovo salutare la nostra famiglia e chiudere gli sportelli della casa delle bambole perchè la vita reale preme e scalpita: è quasi Natale anche per noi, e c'è molto da fare, non c'è più tempo per i balocchi...
Sveglia! sveglia! ormai siamo grandi e non c'è più tempo per sognare.
O forse sì?