venerdì 26 novembre 2010

Colore

Ringrazio tantissimo tutti voi per i commenti pieni di interesse ed entusiasmo per il Presepio: è un lavoro che mi appassiona davvero e mi permette di esprimere emozioni e capacità diverse dalle solite...
Oggi vi mostro i progressi nella preparazione della scena della Natività e la nuova scena, destinata ad accogliere l'Annuncio ai pastori.

Come potete vedere, la costruzione in polistirolo ora sembra diventata in muratura!

Merito dello stucco, che è stato prima colorato con mordente color noce per garantire uniformità, e poi schiarito con stucco diluito. Le pietre a vista sono colorate singolarmente con i colori classici: terra d'ocra, terra di siena naturale e bruciata, verde vescica, mattone...

Gli interstizi tra le pietre sono stati colorati col verde vescica per simulare il muschio.

Ora è visibile anche la parete di fondo con la mangiatoia per gli animali, da cui il presepio prende il nome...

I fori in basso, negli angoli, sono stati predisposti per fare passare le luci e verranno nascosti dagli accessori con cui si arrederà la stalla.


Ed ecco, infine, la scena per l'Annuncio ai pastori: questa foto la pubblico in particolare per soddisfare la curiosità di coloro che non potevano credere si trattasse di polistirolo!

Invece eccolo, nella sua nuda e cruda bruttezza.

Anche questa costruzione subirà la stessa metamorfosi delle altre e quando la rivedrete vi sembrerà già di indovinare il bivacco notturno dei pastori a cui un Angelo annuncia:

"Svegliatevi! Poco distante da qui è nato un Bambino. Lo troverete in una stalla, seguite la Luce..."


lunedì 22 novembre 2010

Qualcosa di diverso

Carissimi amici, non so quanti di voi, in questo periodo dell'anno, siano impegnati nell'allestimento del Presepio con cui, in tutti i Paesi di religione cattolica, si tramanda da secoli la rappresentazione della nascita del Bambino Gesù.
In tutte le case in cui questa tradizione è viva, verso la fine di Novembre, si comincia a pensare a come realizzare la scena, sempre nuova nonostante le statuine e la Capanna siano le stesse, magari da generazioni...
Tutto l'occorrente è stato imballato con cura l'anno prima e riposto in cantina ma adesso è di nuovo il momento di portare sù lo scatolone e fare l'inventario, sincerarsi che nessun personaggio abbia subito danni e riporli tutti uno accanto all'altro, osservarli con commozione e ricordare lo stesso identico momento ma vissuto da bambini, quando toccava al babbo o alla mamma dare vita alla magia...

Poichè il Presepio non è altro che un bellissimo mondo in miniatura a cui si aggiunge la devozione e l'intima religiosità, io non potevo rimanere indifferente alla sua poesia...
Quelle che vi mostro in queste immagini sono le case che sto restaurando (per quanto riguarda quelle già colorate) e costruendo ex novo per quanto riguarda la stalla in cui ambienterò la Natività.
In ogno caso, tutte sono state costruite da me che, come vedete, non amo soltanto le belle tappezzerie e i mobili d'epoca...

Dato che il mio Presepio è in stile orientale, cioè ambientato in Palestina ai tempi di Gesù, ho preso spunto per le abitazioni dalle tipiche case di quella regione, costituite quasi sempre da un solo locale, basso, sormontato da una cupola che consentisse un migliore ricircolo dell'aria...

Naturalmente, le umili origini del Bambinello, impongono una ambientazione rispettosa e verosimile, secondo me...

Nonostante io ammiri i bellissimi Presepi regionali e popolari, in cui usi e costumi del luogo si mischiano alla tradizione evangelica, personalmente preferisco ricostruire un piccolo scorcio di Betlemme, in cui, più di duemila anni fa, in una fredda notte e dopo una estenuante ricerca di un alloggio, una coppia di sposi si è dovuta accontentare di una povera stalla, di un serraglio per le bestie, per accogliere il proprio Figlio...


Anche la mia bambina è nata a dicembre e trovo che sia un bellissimo segno di gratitudine e d'amore, da parte mia, tramandarle l'amore per il Presepio, come ha fatto mio padre con me e suo padre prima di lui...


Tutte le case sono costruite in polistirolo, intagliate col saldatore, intonacate e dipinte a mano.

Nei prossimi giorni vi terrò aggiornati con l'avanzare dei lavori perchè Natale si avvicina e il lavoro da fare è ancora molto...

Spero che, anche se siete di confessione religiosa diversa, vi divertiate a vedere nascere dalle mie mani, un angolino di Betlemme :-)


venerdì 19 novembre 2010

C'era una volta...

... un vecchio baule, trovato nella soffitta della casa delle bambole.
A giudicare dall'aspetto, diverse generazioni di bambini devono avere giocato con la palle e i soldatini...
La mamma, nel mettere via i giocattoli dei suoi bimbi ormai cresciuti, non ha dimenticato di riporre anche la coperta con cui li avvolgeva quando erano ancora piccoli...
Quanti ricordi!

Ora per voi nel mio negozio Etsy




lunedì 15 novembre 2010

Aspettando il Natale

Questo sarà il primo Natale per la mia Casa delle Bambole e per i suoi abitanti e naturalmente vorrei che tutto fosse in tono con lo spirito che ha animato il lavoro fino ad ora...
Come sapete, mi piacciono le atmosfere garbate e sobrie, verosimili e, naturalmente, Vittoriane!
Da diverse settimane ero alla ricerca di una ghirlanda da sistemare sulla porta di ingresso e nella sala da pranzo, dove sarà ambientata la scena natalizia, ma ho trovato solo modelli troppo appariscenti o troppo moderni, perciò...

...mi sono adeguata!
Ho realizzato personalmente l'idea che avevo in testa e ve ne offro una anteprima :-)
Semplice ma efficace.
Se anche voi siete alla ricerca di una ghirlanda come questa e non avete il tempo o la voglia di provvedere, sappiate che qualche esemplare è disponibile anche nel mio negozio Etsy.
E ora, cari amici, vi abbraccio e mi rimetto all'opera: ho due case da seguire (una grande e una piccola!) e molto lavoro da fare in entrambe :-)




sabato 13 novembre 2010

Sabato pomeriggio



Come sapete, in questi giorni Mrs. R è impegnata nella definitiva sistemazione della stanza da bagno, dove mancavano ancora alcuni dettagli importanti.

Nonostante la moda attualmente in auge abbia di molto allegerito l'ingombro delle gonne, è ancora molto scomodo sedersi su una sedia, perciò sono preferiti gli sgabelli, almeno negli appartamenti privati.

Questo splendido esemplare in stile Luigi XV è un piccolo anticipo sui regali di Natale che il prodigo Mr. R. ha voluto fare alla moglie: lo compiace vederla felice!


Una vera fortuna per Mrs. R. che ora può vantare un pezzo pregiatissimo tra i suoi già numerosi tesori.


Di tutt'altra natura, ma sempre pregiatissimo, è il tesoro che penzola dal gancio sulla porta, in cucina...


Rennie la cuoca oggi ha la grande responsabilità di trasformare lo splendido fagiano in un' indimenticabile portata, tale da fare rimanere i commensali stupefatti e pieni di ammirazione nei confronti dei loro ospiti!


Da stamattina presto Rennie è alle prese con manicaretti di ogni genere ma il pezzo forte è sempre lì, appeso di fronte a lei, in attesa di essere spennato!

Rennie si chiede, con candida ingenuità, che differenza di sapore possa esserci tra questo costoso volatile e qualunque altro pollo, visto che, una volta spogliato della colorata livrea, essi sono del tutto simili...


E come darle torto? In effetti, l' immagine seguente testimonia tutto il suo buon senso...

A giudicare dall'aspetto succulento, stasera a cena tutti rimarranno soddisfatti e lei potrà andare a letto con la coscienza pulita!


Questa è la sala da pranzo apparecchiata, illuminata dal sole di questo sabato pomeriggio: dopo tanta pioggia, questa luce mi riscalda e mi rasserena.


In ogni stanza sono stati aggiunti i rosoni sui soffitti e nello studio... meraviglia!
Ha fatto la comparsa il primo lampadario, nel colore verde assenzio, tanto apprezzato in quella lontana e meravigliosa epoca.



La mia anima inquieta si placa ogni qual volta entro in queste stanze e mi sento finalmente a casa, in un mondo che a volte mi sembra più rassicurante e concreto di quello esterno.
Pazienza se il pavimento è di cartone, i fiori di resina, e il busto della Regina Vittoria di plastica: a me sembra che tutto potrebbe anche essere vero, se solo io fossi un pochino più piccola...

mercoledì 10 novembre 2010

Novità



Qui piove e piove: sembra di essere a Macondo (per chi non conoscesse Cent'anni di solitudine, Gabriel García Márquez, sarà bene spiegare che a Macondo piove ininterrottamente per anni e anni...)!
Che si può fare, se non dare libero sfogo alla fantasia?
Queste sono le novità del mio negozio Etsy, se vi fa piacere vederle in dettaglio, cliccate qui.
Ci sono novità in arrivo anche nella casa Vittoriana ma la poca luce, per ora, non mi ha permesso di scattare foto decenti.
In effetti, la mensola della foto è nata dall'esigenza di arredare il bagno Vittoriano con un pezzo originale e spazioso che purtroppo, non ho trovato in vendita da nessuna parte...
Ma sapete che io non mi perdo d'animo :-)
L'ho costruita e sono davvero soddisfatta del risultato perchè mi permette di sfruttare al meglio lo spazio e mostrare tutti i piccoli accessori da bagno.
Spero di potere presto condividere le immagini.
Pioggia permettendo, oggi procederò anche con la spedizione del mio pacco per Marlene, mia compagna nello Christmas Swap: non sarò tranquilla finchè non l'avrà ricevuto :-)
Poichè non ho altro a disposizione, vi mando almeno un affettuoso abbraccio...
Ciao a tutti.

Aggiornamenti delle h. 16,00
Essendo spuntato un fugace raggio di sole, riesco a rubare due foto all'interno della Casa Vittoriana: la prima, finalmente, riguarda la mensola posizionata in bagno, sopra il piccolo scaffale in ferro battuto; con questa prospettiva è possibile apprezzarne il ruolo: era indispensabile riuscire ad occupare quello spazio in modo da ottimizzare lo spazio a disposizione senza appesantire la parete. Perciò, ho optato per un colore chiaro e mensole a giorno, sagomate, in modo da aggiungere un poco di stile vintage.
In pratica ha la stessa funzione della piattaia in cucina.
La seconda foto è scattata nella camera da letto padronale che, trovandosi all'ultimo piano, è mansardata. Ho sfruttato la parete in corrispondenza dello spiovente del tetto, difficilmente arredabile, per creare l'angolo degli affetti, così cari ai Vittoriani, che consideravano i ritratti fotografici al pari di dipinti preziosi. Con l'avvento della fotografia, le case si riempirono di cornici e portaritratti con le immagini dei propri familiari, vivi o morti che fossero (si usava molto fotografare i defunti, specie i bambini, e non era considerato affatto macabro esporre queste foto insieme alle altre...).
Naturalmente, solo le classi agiate potevano recarsi dal fotografo a farsi fare il ritratto ma, come sappiamo, questo non è un problema per Mr. R e Signora :-)

sabato 6 novembre 2010

La fata verde

" E’ ora di ubriacarsi! Per non essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”

(Charles Baudelaire, Lo spleen di Parigi, XXXIII, Envirez-vous, Trad. A. Berardinelli)

Cari amici, io sono completamente astemia per quanto riguarda gli alcolici ma conosco bene l'ebrezza della poesia (quella della virtù, non so...) e ho subìto fortissimo il fascino di certe atmosfere, forse più letterarie che reali.
Così, essendo amante e cultrice dell'Ottocento, non sono immune dalla seduzione dell' Assenzio, la "fata verde" che ha fatto innamorare di sè poeti e pittori, che ha stregato con il suo magico sguardo tutti coloro che l'hanno conosciuta troppo intimamente, fino a rimanerne uccisi.

Per quanti sapessero poco o nulla dell' Assenzio, posso riportare la definizione tratta da Wikipedia rimandando a quella pagina per informazioni più dettagliate.
"L'assenzio è un distillato ad alta gradazione alcolica all'aroma di anice derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell'assenzio maggiore (Artemisia absinthium), dal quale prende il nome.
Essendo generalmente di colore verde (naturalmente o mediante l'uso di coloranti), l'assenzio si è affermato anche con l'epiteto Fée Verte (Fata Verde). Viene generalmente bevuto aggiungendo dell'acqua ghiacciata e/o dello zucchero. Questo tipo di preparazione rende il distillato più torbido per consistenza e più leggero per gradazione alcolica, cosa che consente di degustarne meglio il sapore. Per questo motivo tale era il modo più comune di gustarlo nell'800, secolo di massima diffusione dell'assenzio."


Durante il mio "periodo verde", quando la lettura dei Fiori del male di Baudelaire era più una vocazione che un dovere, rimanevo per ore ed ore distesa sul mio letto, nella penombra estiva, e chiudendo gli occhi mi sembrava quasi di sentire la voce dell 'Assenzio, come una lontana eco, attraversare la zolletta di zucchero posata sullo splendente cucchiaio e intorbidirsi, annebbiarsi come i pensieri del bevitore.
Sarà bene sottolineare che nonostante si associ spesso il consumo di Assenzio a C. Baudelaire, non c'è un solo verso del poeta in cui si nomini esplicitamente il distillato, sebbene sia plausibile ed affascinante credere che tutti fossero ispirati da una ebrezza non solo poetica.
Tutta l'atmosfera bohemienne è permeata dal colore verde dell'Assenzio e a noi piace credere che, in un'altra vita, forse, avremmo bazzicato le più infime bettole e composto i versi più sublimi, illuminati dall'ispirazione della fata verde...

Data l'altissima gradazione alcolica e la presenza di una sostanza tossica chiamata tujone, la distillazione, la vendita e il consumo di Assenzio vennero vietati praticamente ovunque nel 1915 ma la diversa legiferazione in materia ha ultimamente permesso un ritorno della bevanda, senz'altro aiutato dal potere evocativo e dalla moda che, nei secoli, ha sgretolato ostacoli anche più solidi della giurisprudenza!
Alla luce di tutti questi fatti, capirete quanto io sia stata stupita e felice di imbattermi nella splendida riproduzione in miniatura di tutto quanto occorra per degustare il fascino del (non più) proibito:


la bottiglia con etichetta originale di una famosa marca di Assenzio, la ciotola con le zollette di zucchero, ed il bicchiere già colmo, su cui è posato il cucchiaino...
Artefice di tanta poetica bellezza è una miniaturista statunitense che si nasconde e si svela nel nome del suo blog, Kassandra's Miniautures Blog.
Le sono molto grata per avermi offerto la possibilità di aggiungere al salotto Vittoriano questo tocco così importante, per connotarlo storicamente e ideologicamente ed aiutarmi ad esprimere meglio le mie emozioni riguardo a quel periodo che tanto amo.


A giudicare dal successo dei suoi set, presto l' Assenzio tornerà ad ubriacare il mondo, almeno quello in scala 1/12.
Nel frattempo, speriamo che i nostri beniamini Mr. e Mrs. R. ne facciano un uso moderato, dettato più dalla curiosità che dalla smania di trasgredire :-)

N.d.r. Le prime quattro immagini presenti su questo post sono state rubate in giro per la rete al solo scopo di illustrare e colorare la storia dell' Assenzio e da me collezionate nel tempo: non sono più in grado di risalire alla fonte originaria perciò mi scuso in anticipo con quanti dovessero riconoscere una immagine soggetta a copyright o di propria esclusiva, e sono naturalmente disposta ad eliminare quelle che risultassero illegittime.