Mancano nove giorni al Natale.
Ne abbiamo parlato, l'abbiamo aspettato, ci abbiamo pensato...
E come ogni anno, non siamo pronti!
Personalmente, ho praticamente ancora tutto da fare: regali da comprare, auguri da spedire, addobbi da ultimare, insomma: tutto il corollario!
Ma alla fine, quel giorno arriverà e passerà, che siamo pronti o meno, e ci rimarrà solo e soprattutto il senso che abbiamo dato a tutto questo fervore...
Perciò, ho intenzione di godere di ogni singolo istante di questi preparativi, e dimenticare lo stress e la fretta.
Pazienza se qualcosa rimarrà da fare fino all'ultimo o non si farà per nulla :-)
Anche nella casa Vittoriana c'è un grande fermento: Mrs. R. fa trottare la servitù da una parte all'altra perchè tutto sia perfetto il giorno di Natale. Ci sono da cambiare le tende, lucidare gli argenti, spolverare i lampadari, contattare i fornitori, e naturalmente sistemare gli addobbi e pensare ai regali! Di questo le piace occuparsi personalmente, perchè in fondo è rimasta un po' bambina e si diverte moltissimo a preparare l'albero e sistemare per ultima la stella sulla cima...
Andiamo a sbirciare a che punto sono i preparativi?
Come sapete, in questa famiglia ci sono due bambini, Edward e Sophie. Il maschietto ha quattro anni e quest'anno riceverà il regalo più ambito: il cavallino a dondolo...
Ma sotto l'albero trova posto anche un simpatico orso di pezza che proprio a partire da quegli anni diventa l'inseparabile compagno di giochi di tutti i bambini e tale rimarrà fino ai giorni nostri.
La sua popolarità è legata ad un episodio commovente in cui un cacciatore si rifiuta di sparare ad un cucciolo d'orso legato ad un albero, in attesa del suo triste destino. Il cacciatore ritiene che sarebbe davvero vile, sleale e crudele uccidere il cucciolo indifeso.
E' il 15 novembre 1902 e il cacciatore si chiama Theodore Roosvelt, detto Teddy...
E' il 26° Presidente degli Stati Uniti.
La notizia rimbalza da un giornale all'altro e l'orso, ribattezzato Teddy, diviene il modello per un nuovo, tenero giocattolo...
Si sa, il Natale è anche il momento in cui rispolverare le tradizioni: quale occasione migliore per leggere, alla luce del camino, un grande classico come "
Canto di Natale" di Charles Dickens?
Questo volume è una prima edizione del 1843, e se non sapessi che è impossibile, direi che si tratta proprio del volume che l'autore regalò ai suoi editori ed amici...
Come sia finito in questo salotto, non è dato sapere.
(n.d.r. il volume è realizzato da me, col poco materiale trovato in rete: purtroppo, per il momento, non ho trovato il testo completo, perciò mi sono dovuta accontentare della copertina originale, della dedica manoscritta di Dickens, della prima pagina e di alcune tavole illustrate... Chi avesse notizie di un testo fotostatico della prima edizione, o comunque di poco posteriore, mi farebbe un grande regalo).
Il volume è illustrato da splendide tavole ad acquerello e una è servita anche come soggetto per il quadro.
Nei prossimi giorni, scopriremo in quale modo la nostra famiglia vittoriana si prepara a festeggiare il natale e respireremo ancora un pochino di aria del passato, che sa di cera di candela, di abete vivo, di fumo di caminetto...
Intanto, ecco gli auguri degli amici, che rallegrano i miei giorni e il mio finto abete:
qui ci sono quelli di
Irene ...
... e qui quelli di
Janny
Grazie ad entrambe :-)
Oggi per me, cari amici, è un giorno davvero speciale: due anni fa è nata la mia bambina e sembra solo ieri...
Questo è il benvenuto che avevo preparato per lei (ho finito di ricamare in ospedale e mio marito è corso a casa ad attaccarlo alla porta!) e posso assicurarvi che ad ogni punto corrisponde un pensiero, una domanda, un timore, una gioia, tutto quello che una futura mamma sente nel suo cuore.
Dedico questo post a tutte le mamme: che, tra le mille cose da fare, trovino sempre il tempo per essere felici con i propri figli :-)
Un abbraccio affettuoso