
Di lei conosciamo tutto: la casa, gli affetti, i pensieri più intimi.
Ma com'è davvero Mrs. R.?
Sono certa che ognuno di voi, leggendone le avventure e disavventure, ne ha fatto un ritratto del tutto personale e continuerà ad averlo in mente in futuro, nonostante oggi scopra quali sono le sue sembianze.
Non è che una piccola donna, all'alba del XX secolo, eppure sentiamo che assomiglia un poco a ciascuna di noi, perchè la sua lotta per essere libera e indipendente non ha tempo e accomuna la storia delle donne di ogni epoca.
Libera e indipendente almeno nello spirito, in un mondo che la vuole relegare ad un ruolo di spettatrice, nei casi più fortunati...

Dunque, eccola. Bionda, minuta, delicata ed elegante.
Veste sobriamente e porta i capelli raccolti in uno chignon, come richiede la moda della sua epoca; in questo momento si guarda nello specchio dell'ingresso, immersa nelle sue riflessioni, poco prima di uscire di casa.
Sono le 10,10 di una mattina d'autunno e Mr. R. già da diverse ore si è recato al suo studio. Rientrerà solo per il pranzo.
Edward e la piccola Sophie, i loro due figli, sono affidati alle vigili cure della bambinaia, Miss. Brumm, e faranno il loro ingresso in scena soltanto per il bacio della buonanotte, giacchè trascorrono tutta la giornata nelle loro stanze, perfino per i pasti.
Clara, la cameriera, è stata molto opportunamente spedita a fare una quantità di commissioni che la tratterranno impegnata per diverse ore e il resto della servitù non rappresenta un impiccio per Mrs. R. , abituata a muoversi con una certa liberta d'azione...

Ma Mrs. R. deve comunque fare in fretta, e agire con discrezione, perchè l'appuntamento a cui si reca questa mattina sarebbe considerato molto sconveniente, per non dire del tutto inaccettabile, dalla maggior parte delle persone che conosce.
La discrezione, per fortuna, è una delle tante virtù che la nostra beniamina ha coltivato fin dall'infanzia, insieme alle buone maniere, all'arte di comportarsi in società, all'arte di ricevere e all'arte di condurre una conversazione.
Tutte cose indispensabili per fare un buon matrimonio e ancor più per guadagnarsi la stima negli ambienti raffinati che ora frequenta.
Ma Mrs. R. ha imparato a sue spese che tutto questo non basta a farla sentire felice.
Chiusa dentro la sua gabbia dorata, sente la vita agitarsi all'esterno e non può più tollerare di esserne estromessa!
L'amore per la lettura d'evasione l'ha portata ad apprezzare i libri come se fossero buoni amici, pronti a salvarla dalla noia, e a poco a poco ha scoperto che i libri possono offrire qualcosa di molto più prezioso: aprono la mente su mondi sconosciuti, sono la chiave magica per arrivare alla verità.
Mrs. R. ha cominciato a leggere di tutto, soprattutto ciò che è considerato sconveniente, perchè ha la vaga consapevolezza che la verità è spiacevole ai più, è indigesta e mal tollerata.
Poi ha rivolto la sua attenzione ai quotidiani, che per troppo tempo ha ignorato con soave ingenuità e ora è avida di qualunque notizia, che si tratti di scoperte scentifiche, recensioni teatrali o politica.
Specie quest'ultimo argomento ha attratto la sua curiosità perchè è una donna intelligente ed è bastato poco a risvegliare la sua coscienza addormentata...
Basta! Ora Mrs. R. è pronta, deve affrettarsi. Un ultimo sguardo nello specchio, solo per accertarsi che la sua testa piena di nuove idee stia benissimo sotto questo cappello ornato di piume. Nella borsa a rete custodisce un foglietto tutto cincischiato, piegato mille volte per non dare nell'occhio. Ma a differenza di quello che si potrebbe credere, non è un biglietto da parte di un segreto spasimante; tuttaltro: è un volantino clandestino che reca stampate le parole "IL VOTO ALLE DONNE!". Mrs. R. esce di casa mossa dalla ferma decisione di mischiarsi alla folla di donne che stamattina sfileranno per la città gridando slogan, accalorate dall' unico desiderio di farsi sentire. Per ora si tratta perlopiù di impiegate, dattilografe, segretarie, giornaliste, letterate ("mezze maniche", come le definisce suo marito, che prova un sincero sconcerto nei confronti delle donne che lavorano e ancor più di quelle che scrivono), ma c'è da credere che presto il movimento si estenderà a macchia d'olio e andrà a bussare anche alle porte della borghesia e della buona società.
Si fanno chiamare "suffragette" e cambieranno il mondo.
(n.d.r. Nel 1912 il movimento delle suffragette sta facendo appena il suo esordio. Ci vorranno svariati anni, molte lotte, denunce, arresti, scandali e anche morti, perchè il voto alle donne diventi una realtà. L'inghilterra lo concederà nel 1928, l'Italia solo nel 1946! Ricordiamolo ogni volta che avremo la tentazione di snobbare il seggio elettorale!)
Ora che Mrs. R. è uscita possiamo aspettare il suo rientro, osservando nel dettaglio il piccolo e accogliente ingresso della casa Vittoriana.
Mi piaceva molto l'idea di utilizzare nel giusto contesto questi pezzi d'arredamento, altrimenti un po' scontati e fuori moda.

Ho utilizzato pochi complementi ma d'effetto: l'elaborato portaritratti, il centrotavola in porcellana, che qui svolge la funzione di porta biglietti, qualche lettera appena arrivata, due bastoni da passeggio e, nel vano inferiore, un vaso cinese con decorazioni azzurre, per richiamare i due grandi vasi sulla mensola del camino che si trova sulla parete di fronte.
Non poteva mancare l'orologio a pendolo, sistemato in un angolo, a scandire i ritmi di tutta la casa.
Sul porta vaso in ferro battuto brunito è sistemato un busto di donna che ha curiosamente gli occhi chiusi: mi sembrava perfetto per questo post.
Ed infine, la borsa da viaggio in stile Mary Poppins (prima o poi dedicherò due righe alla cara bambinaia volante), fatta da me. Ne troverete un esemplare anche nel negozio Etsy.
Mrs. R. è una dolce e piccola bambola del Dolls House Emporium, economica nonostante l'apparenza ricercata :-)
Il magnifico cappello piumato è dono di Pedrete
Spero di avervi intrattenuti piacevolmente e, come al solito, spero di avervi offerto qualche spunto di riflessione.
